La birra è una delle bevande più amate e diffuse in tutto il mondo, e la sua varietà di stili e gusti offre un’esperienza unica a ogni consumatore. Tra le tante varianti, la birra doppio malto ha attirato l’attenzione di molti appassionati e ristoratori.
In questo articolo esploreremo il significato della birra doppio malto, la sua relazione con la legislazione italiana, le possibili fonti di fraintendimento e l’etichetta che la contraddistingue.
Birra “doppio malto”: tra legislazione e fraintendimenti
La denominazione “birra doppio malto” è diventata una presenza comune nelle liste dei menù dei ristoranti e negli scaffali dei supermercati. Tuttavia, questo termine ha spesso portato a fraintendimenti tra i consumatori, poiché il nome stesso suggerisce un’elevata quantità di malto nella ricetta.
Il termine “birra doppio malto” ha radici nella legislazione italiana sulla produzione e il commercio della birra, stabilita con la legge n.1354 del 1962. Questa legge classifica le birre in base al loro “grado Plato“, una misura della densità del mosto, ovvero il contenuto zuccherino prima della fermentazione. La birra doppio malto è una delle cinque categorie definite dalla legge, caratterizzata da un grado Plato superiore a 14,5 e un contenuto alcolico maggiore del 3,5%.
Il nome “doppio malto” ha portato alcuni consumatori a credere erroneamente che questa birra contenga il doppio della quantità di malto rispetto alle birre normali. Tuttavia, questa interpretazione non è accurata, poiché il termine fa riferimento esclusivamente ai parametri di densità e contenuto alcolico definiti dalla legislazione italiana.
Birra doppio malto e legislazione italiana
Come abbiamo appena accennato, la legge italiana stabilisce che la birra doppio malto ha un grado Plato superiore a 14,5 e un contenuto alcolico maggiore del 3,5%. Questa classificazione è stata introdotta con lo scopo di regolare la produzione e la commercializzazione della birra nel paese, nonché di applicare una tassazione graduale in base al contenuto alcolico.
Il grado Plato è un’unità di misura della densità di un fluido, utilizzato per esprimere il contenuto zuccherino del mosto di birra prima della fermentazione. Indica la quantità di zuccheri presenti nella soluzione, che saranno convertiti in alcol durante il processo di fermentazione.
Abbiamo detto che la legislazione italiana prevede una tassazione progressiva delle birre in base al loro grado Plato e al contenuto alcolico. Pertanto, maggiore è il contenuto alcolico della birra, maggiore sarà la tassazione applicata. Questo approccio mira a incentivare la produzione e il consumo di birre con un contenuto alcolico moderato.
La confusione tra birra “doppio malto” e gli stili
Un altro motivo di confusione riguarda la corrispondenza tra il termine “doppio malto” e gli stili di birra. Alcuni consumatori possono associare erroneamente la birra doppio malto a uno specifico stile di birra, ma in realtà, essa può essere prodotta in vari stili e gusti.
La birra doppio malto può caratterizzare le birre più corpose e maltose ma anche quelle più luppolate e amare. Pertanto, non esiste un’unica interpretazione dello stile associato al termine “doppio malto”.
La scelta degli ingredienti, inclusi i malti utilizzati nella ricetta, determinerà le caratteristiche e il gusto specifico di una birra doppio malto. Per questo motivo, le variazioni di stile all’interno di questa categoria possono essere ampie e soddisfare una vasta gamma di preferenze dei consumatori.
L’etichetta “doppio malto” sulle birre
L’etichetta “doppio malto” è un elemento di riferimento per i consumatori e i ristoratori quando si tratta di selezionare una birra con caratteristiche specifiche.
Valutazione delle preferenze dei clienti
Per i ristoratori, conoscere l’etichetta “doppio malto” può aiutare a soddisfare le diverse preferenze dei clienti in termini di gusto e gradazione alcolica. Offrire una selezione diversificata di birre, inclusa la doppio malto, può arricchire l’esperienza dei clienti e soddisfare una richiesta più ampia.
Esperienza di degustazione
Invitare i clienti a sperimentare e scoprire diverse birre doppio malto può essere un modo per coinvolgerli in un viaggio sensoriale nel mondo della birra artigianale. Raccontare le caratteristiche e le sfumature di ogni birra può infatti trasformare l’esperienza di degustazione in un momento memorabile per i consumatori.
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