Innovazione e creatività: sono forse gli aggettivi più adatti a descrivere la vasta gamma di stili e combinazioni delle birre americane. Tra i più i più grandi produttori di birra al mondo troviamo proprio gli Stati Uniti, che vantano un’ampia offerta di prodotti inediti, frutto della rivisitazione in chiave creativa dei tradizionali stili europei.
In questo panorama brassicolo in pieno fermento spicca, senza dubbio, la California Common. In questo articolo esploreremo l’affascinante storia di questo stile e le caratteristiche che lo rendono così speciale.
Storia della birra California Common
La storia della California Common ha inizio nella seconda metà del 1800, durante la famosa corsa all’oro californiana. In questo periodo, molti birrifici del luogo iniziarono a produrre le birre autoctone per eccellenza, le famose Steam Beer. Queste vennero realizzate fino al proibizionismo, ovvero sino a quando la vendita di alcolici fu vietata nel paese.
Dopo il proibizionismo, solo un birrificio riprese la produzione di questo stile: l’Anchor Brewing Company di Fritz Maytag. Fu in quel momento che il birrificio registrò come marchio la denominazione di Steam Beer, obbligando gli altri produttori a usare il termine California Common per descrivere questa tipologia di birra.
La produzione della Steam Beer è stata cruciale per definire il carattere distintivo della birra di Anchor Brewing Company: l’Anchor usava, difatti, un metodo tipico di molti birrifici dell’epoca, che non disponevano di strumenti di refrigerazione. I birrai usavano lieviti Lager, facendo fermentare il mosto in vasche larghe e aperte sui tetti degli edifici. La fresca aria notturna di San Francisco raffreddava il composto, creando getti di vapore condensato, da cui il nome di “Steam Beer”.
Caratteristiche della birra
Tra gli stili di birre artigianali, la California Common non ha una classificazione specifica. Stiamo parlando, infatti, di una birra dalla fermentazione ibrida, che utilizza lieviti da lager però attivati a temperature più alte, simili a quelle della lavorazione delle Ale. Questa tecnica di produzione, a metà strada tra le birre ad alta e bassa fermentazione, conferisce alla bevanda un profilo aromatico unico e assolutamente irresistibile. Vediamolo insieme più nel dettaglio.
Gusto
Il gusto della California Common è complesso e affascinante. Questa birra, solitamente ambrata o ramata, presenta un corpo di media tessitura e una carbonazione medio-alta. Gli aromi sono maltati con note di biscotto, delicate tostature e leggere sfumature di caramello, a seconda dei casi. Il profilo luppolato è tenue ma presente, anche se predilige le note boschive, legnose e talvolta balsamiche delle varietà europee, come il Northern Brewer. Il gusto è bilanciato, l’amaro è evidente ma non aggressivo e la gradazione alcolica è modesta (tra il 4,5% e il 5,5%). Si tratta di uno dei pochi casi in cui possiamo descrivere delle birre americane come birre leggermente fruttate.
Ricetta
La ricetta della California Common è tanto unica quanto il suo gusto. Ecco gli ingredienti tipici utilizzati:
- malto Pale (con aggiunta di malti speciali per conferire note più tostate e caramellate);
- luppoli delle varietà europee, ad esempio il Northern Brewer, o di varietà americane come il Cluster, che donano un profilo olfattivo rustico e legnoso.
L’Anchor Brewing Company ancora utilizza il Northern Brewer in tre aggiunte distinte durante la bollitura del mosto. La moderna California Common ha un’attenuazione più alta rispetto alle Steam Beer. Inoltre, l’aggiunta di mosto per carbonare avviene durante il processo di maturazione in birrificio, non più nel contenitore destinato alla vendita come avveniva in passato.
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