Come riconoscere la vera birra artigianale: i nostri consigli

Come riconoscere la vera birra artigianale: i nostri consigli

La birra artigianale si sa è un forte richiamo per i consumatori, in particolare in questo periodo dove le special beer sono molto apprezzate dal mercato.

In Italia il settore è molto fiorente, con una crescita importante sia del numero di birrifici che di addetti diretti, che sono incrementati rispettivamente del 104% e del 22%. È ciò che è emerso dal Report di Unionbirrai del 2022 “Birra artigianale, filiera e mercati“. Si tratta di un trend estremamente positivo che può essere sfruttato anche per attirare più clienti nel tuo locale.

Tuttavia, non sempre è semplice comprendere se ci troviamo di fronte a una vera birra artigianale. Questo perché i marchi industriali utilizzano diverse tecniche per far passare i propri prodotti come artigianali, anche se non lo sono, per esempio utilizzando indicazioni come “birra filtrata a freddo” o “birra cruda”.

Quindi da cosa capire se la birra è artigianale? Dall’etichetta: se il prodotto riporta la scritta “birra artigianale” allora andiamo sul sicuro. Infatti, da diversi anni la legge italiana si è dotata di una definizione ufficiale di birra artigianale, vediamolo insieme.

Cosa si intende per birra artigianale

Dal 2016 solamente i piccoli produttori, conformemente a quanto previsto dall’art. 2, comma 4-bis della Legge 1354/1962, possono dichiarare la propria birra come realizzata artigianalmente. Con questa tutela normativa si stabiliscono delle chiare differenze con la birra industriale.

L’articolo in questione, infatti, prevede che:

“si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione.”

Un birrificio artigianale, inoltre, deve essere indipendente sia dal punto di vista giuridico che economico da qualsiasi altro birrificio, e la sua produzione deve essere limitata a massimo 200.000 ettolitri.

Per queste ragioni, la dicitura “birra artigianale” in etichetta garantisce il rispetto degli standard stabiliti dalla legge.

3 consigli per capire se una birra è artigianale

Come riconoscere la birra artigianale dunque? Entriamo nel vivo della questione cercando di individuare alcuni criteri più specifici, al di là dell’importante definizione normativa illustrata precedentemente.

Ingredienti

Un fattore da considerare per capire se quella che abbiamo di fronte è una birra realmente artigianale è la sua ricetta e, quindi, valutare lo studio degli ingredienti che viene fatto dall’artigiano.

Uno degli elementi che ha sicuramente portato alla ribalta del grande pubblico il variopinto mondo delle craft beers è l’uso di ingredienti unici e originali, spesso inediti nel panorama brassicolo italiano. Facciamo l’esempio delle IGA, ovvero delle Italian Grape Ale, uno degli stili di birra più particolari emersi nel nostro mercato, che combina le note fresche e fruttate del mosto d’uva al gusto maltato classico della birra, dando vita a una complessità aromatica assolutamente intrigante.

Ma ci sono tantissimi esempi: dalle birre aromatizzate all’ortica fino ad arrivare alle Pastry Stout, che rimandano con la loro corposità e i loro profumi al mondo della pasticceria.

Un birrificio artigianale, grazie alla sua produzione più limitata, si può dedicare a sperimentare e innovare con le sue ricette, ma anche a scegliere accuratamente tutte le materie prime di cui servirsi. Questa attenzione, ovviamente, non potrà che rivelarsi poi al momento dell’assaggio, quando tutta l’aromaticità della birra artigianale avvolgerà il palato regalando sensazioni uniche.

Metodo di produzione

Un altro elemento da valutare è il metodo di produzione: quando la birra è artigianale, difatti, devono esserci determinate caratteristiche produttive.

Prima fra tutte la pastorizzazione: le birre artigianali non sono pastorizzate, quindi non subiscono quel processo, riservato alle birre industriali, che permette di aumentarne la durata, a scapito però della conservazione di quelle proprietà organolettiche che donano carattere e sapore alla bevanda.

Oltre a ciò, bisogna assicurarsi che la birra sia non filtrata: attraverso la filtrazione, infatti, si perdono tutte quelle sostanze in sospensione che rendono il gusto unico e ineguagliabile da uno stile all’altro.

Birrificio

Ultimo criterio, ma non per importanza, è la tipologia di birrificio. Come abbiamo visto, il birrificio non deve essere in alcun modo collegato a gruppi industriali o distributori di bevande, che comprometterebbero l’indipendenza dell’azienda, così come stabilito dalla legge.

Perciò, automaticamente, non possono essere considerati prodotti artigianali tutte le birre realizzate dai piccoli birrifici che però sono stati acquistati da grandi gruppi industriali.

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