L’ascesa straordinaria del settore brassicolo e il sempre maggior interesse del mercato nei confronti delle birre artigianali, ha trasformato il panorama italiano, portando alla nascita di centinaia di microbirrifici sul territorio.
I consumatori si trovano, quindi, di fronte a un’impressionante varietà di etichette di birra. Birre che si distinguono per l’uso di ingredienti unici, per i loro sapori audaci e le aromatizzazioni innovative, spesso stravaganti e inaspettate.
Questa diversità ha reso gli abbinamenti con il cibo un’arte complessa, che supera le tradizionali regole di accostamento. Si è sviluppata così una continua esplorazione per scegliere il giusto abbinamento birra e cibo, dando vita a esperienze gastronomiche senza precedenti e sempre più intriganti.
Ma quanto è importante scegliere la birra giusta per una portata? Scopriamo insieme tutti i vantaggi dell’abbinamento cibo e birra o Beer Food Pairing per locali e birrifici.
Cos’è il Food Pairing
Il Food Pairing è una disciplina nell’ambito della gastronomia e del beverage che si occupa dell’abbinamento dei sapori. Si tratta di un vero e proprio studio scientifico che, basandosi sulla composizione molecolare degli alimenti, trova – anche se apparentemente lontanissimi fra loro – cibi che stanno bene insieme.
Il principio della metodologia è l’analisi aromatica di un prodotto, in cui si individuano gli elementi costitutivi del suo gusto. Da questa indagine nascono poi le tante possibili combinazioni e accostamenti.
Le radici di questo approccio risalgono nel 1992, quando Heston Blumenthal, chef del prestigioso The Fat Duck a Londra, e il chimico Francois Benzi di Firmenich, iniziarono a esplorare questa innovativa idea. Oggi sul web esistono database che raccolgono migliaia di ingredienti, ciascuno con il proprio profilo aromatico dettagliato, che viene costantemente aggiornato con nuove scoperte.
In sostanza il Food Pairing, coniugando scienza e arte culinaria, offre infinite possibilità per sperimentare e creare abbinamenti sorprendenti e equilibrati, trasformando il semplice atto di mangiare e di degustare la birra in un’esperienza multisensoriale e innovativa.
Il turismo della birra
Il comparto birrario ha brillantemente superato le difficoltà incontrate durante la pandemia, continuando a catturare l’interesse dei turisti appassionati del settore food & beverage. Questo è uno dei punti salienti emersi dall’analisi contenuta nel Rapporto 2023 sul Turismo Enogastronomico Italiano, elaborato da Roberta Garibaldi e patrocinato dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.
Nonostante gli ostacoli degli ultimi tre anni, la birra ha mantenuto il suo fascino tra i viaggiatori: il 21% dei turisti di sesso maschile ha incluso nella propria esperienza di viaggio la visita a un birrificio, mentre questa percentuale si attesta al 17% per le turiste donne. Il report evidenzia anche una maggiore tendenza alla visita dei birrifici e dei loro stabilimenti produttivi tra i turisti al di sotto dei 60 anni. In particolare, si nota un picco del 22% tra i 45 e i 54 anni, con percentuali significative del 21% sia nella fascia di età 18-24 anni sia in quella 35-44 anni, sottolineando la crescente curiosità verso il mondo della birra artigianale tra i viaggiatori di diverse generazioni.
Food Pairing, uno strumento di marketing vincente per il tuo locale
Il Rapporto evidenzia anche le aspettative dei turisti che visitano un birrificio, sottolineando l’importanza dell’accostamento delle birre artigianali con piatti tipici locali. Abbinare cibo e birra, quindi, è ritenuto un elemento essenziale dal 65% dei partecipanti, con una condivisione trasversale tra uomini e donne. Insomma, i sapori italiani e le esperienze sul territorio rappresentano un’opportunità interessante sia per i birrifici che per i proprietari di pub o ristoranti che vogliono espandere i propri orizzonti di business.
L’interesse mostrato in questo ambito non deve essere sottovalutato: nel settore del vino esistono tanti esempi di food pairing di successo per queste realtà. In definitiva, gli operatori del settore devono puntare sull’innovazione e sull’arricchimento delle offerte enoturistiche legate al mondo brassicolo.
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