Drolle - Birra artigianale montanara
Drolle, -o, /drolle/ [agg.]strano, curioso, bizzarro, stravagante.Siamo tutti un po’ Drolle, folli e desiderosi di abbracci e sorrisi.Drolle è un racconto, come quelli che ti immagini di sentire attorno ad un falò di fine estate.In questo mondo è Gelindo ad avere l’ultima parola, è il tester ufficiale che però si fa desiderare come l’aperitivo a fine settimana.Parecchio misterioso. Guess who.Qui però ci metto un po’ di storia personale: sono Daniele, il “mastro birrario” – con rispetto parlando di chi ha veramente titolo per definirsi tale – che dopo anni di cotte casalinghe a 23 litri per volta, decide di fare un passo in più.Oggi quel Daniele lo ringrazio, per aver sempre cercato di raccontare le sue Valli, con l’obiettivo di portare la birra oltre la soglia di casa, e scrivendo a chiare lettere un messaggio semplice che narra l’anima intera di un progetto: anche le terre che sembrano lontane dalla più comune “civiltà”, hanno al loro interno tutte le qualità necessarie per diventare – o tornare ad essere – protagoniste del loro futuro.Nel 2021 Drolle inizia a parlare di un territorio “custodito in bottiglia”, come un messaggio che viene protetto dalle braccia del mare.Si ritaglia un posto nel mercato con la primogenita Lou Loup, che ha l’onore di essere la capofila delle birre montanare, con l’acqua direttamente dalle montagne della Val Germanasca – in provincia di Torino –, e parte del luppolo dalla vicina Val Pellice, a Bricherasio.Un luppolo che ha davvero una storia tutta sua: ho coltivato la prima varietà (Comet) per gioco dietro casa e con la consapevolezza che sarebbe stato difficile vederlo crescere. Forse si sentiva a suo agio, ed è cresciuto bene! Già nella prima cotta regala al palato la giusta nota d’amaro.Ed ecco perché parlo di territorio: Drolle difende l’unione delle due vallate, vicine tra di loro ma con peculiarità diverse; amiche e a volte tiepide rivali, unite da qualcosa che per noi va assolutamente condiviso (responsabilmente): la birra! Altro...