La gilda dei nani birrai
Il birrificioLa storiaLa Gilda dei Nani Birrai nasce, come progetto, nel novembre 2013: è allora che i due soci fondatori del marchio, Angelo e Daniele, amici da tempo e incontratisi proprio grazie alla passione, condivisa, per la birra artigianale, decidono di trasformare questo loro “comune amore” in un’iniziativa imprenditoriale incentrata sulla produzione. Alle spalle, avevano le esperienze da entrambi maturate (nel corso di 25 anni), sia in ambiti diversi da quello di cui si parla (l’informatica da una parte, la ristorazione dall’altra), sia invece in “terreni” più vicini o propriamente attinenti al ramo birra: per Angelo, un cammino nell’homebrewing; per Daniele, la conduzione di uno dei pub “storici” di Pisa e un piccolo tratto di strada anche come beer-firm. Tra i due, comunque, la consapevolezza di un totale accordo su alcuni punti fondamentali: il desiderio di creatività, l'attenzione per i dettagli, il voler affidarsi a fornitori di qualità per impianti e materie prime, l’intenzione di esercitare un controllo rigoroso sul processo di lavorazione e di rispettarne le esigenze (i tempi di preparazione e maturazione, le temperature di fermentazione a affinamento). Ecco, questi gli “ingredienti” che, in assoluta sintonia, hanno scelto per iniziare la loro avventura. L’obiettivo? Proporre birre che siano specchio di queste premesse: fatte con devozione e capaci di trasmettere emozione.Il nomeQuella de “La Gilda dei Nani Birrai” è un’idea che trae origine dalle pagine dell’universo fantasy, altra passione collaterale (soprattutto di Angelo). Un cosmo nel cui immaginario – per quanto riguarda sia la letteratura di genere (Tolkien, Markus Heitz e via dicendo), sia i giochi di ruolo (Dangeons & Dragons, Warcraft), sia i wargame tridimensionali – quella dei nani è caratterizzata come una razza fiera, di infaticabili minatori e costruttori, nonché (e soprattutto, in questo caso) di grandi produttori e consumatori di birra. Un popolo, poi, organizzato in una società nella quale particolare importanza rivestono le gilde, ovvero le corporazioni che riuniscono tutti coloro che praticano un mestiere: ne hanno una gli ingegneri, gli orefici, i carpentieri e, naturalmente (anzi, su tutti), i birrai. Ogni roccaforte, ogni clan, ogni insediamento ha il suo brewmaster: per i nani brassare è molto più che un’arte; perché la stessa birra è molto più che una bevanda: è un elemento essenziale della loro dieta, tanto nutriente che bevendone (e avendo nient’altro), si può sopravvivere per settimane bevendo solo birra. Insomma, il nome del birrificio si è praticamente “materializzato” in modo spontaneo: “La Gilda dei Nani Birrai”, non poteva che essere così. Altro...